Scatta la denuncia da parte dell’Unione dei Sindacati di Base per le partenze, dall’aeroporto di Pisa, di voli di armi destinate allo stato ucraino.
L’aeroporto civile di Pisa Galileo Galilei è stato coinvolto nell’attività di rifornimento di armi di diverso tipo destinate all’Ucraina. I voli sono stati riempiti di diverse casse di armi, degli esplosivi e delle munizioni. I voli sono stati definiti dall’organo denunciante dell’Unione dei Sindacati di Base come “voli di morte”. Gli stessi addetti dello scalo delle merce dell’aeroporto hanno deciso di non caricare un volo in partenza dall’aeroporto di Pisa di tali armamenti per l’Ucraina.
La denuncia da parte di Rifondazione Comunista chiede chiarezza di informazioni. Dall’inizio del mese di marzo 2022 infatti dall’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa si è riscontrata un intensa attività di aerei militari, quali Boeing C-130J Hercules o KC767A, in partenza sia verso l’aeroporto militare situato nello stato della Polonia sia verso gli aeroporto situati in Tunisia e in Romania. Il problema risiede nel non avere alcun titolo da parte dei diversi enti e del popolo stesso di essere a conoscenza di ciò che tali aerei militari trasportano al loro interno. Possono essere infatti trasportati armi o truppe armate, nessuno purtroppo potrebbe saperlo.
Più informazione e più aiuti umanitari
Gli aerei carichi di armamenti viaggiano dall’aeroporto Galileo Galilei di Pisa fino in Polonia. E successivamente i carichi al loro interno vengono trasportati fino allo stato ucraino, tragitto in cui gli stessi lavoratori rischiano la propria vita. Di fondamentale importanza essere a conoscenza di tali tratte e soprattutto del contenuto degli aerei coinvolti, per non divenire inconsapevolmente protagonisti diretti nel conflitto al momento in atto. Ingiusto che un’intera città venga tenuta all’oscuro da attività che la riguardano direttamente, come è altrettanto ingiusto che gli addetti al carico delle merci dell’aeroporto si debbano imbattere in armi quando invece altro non si aspettavano se non aiuti umanitari.
